di Luciano MENEGHETTI
Il Corriere della Sera oggi titola “La rete degli amici di Putin”, mettendo le foto, a mo’ di lista di proscrizione, di tutti coloro che in televisione e sui giornali criticano la gestione della guerra in Ucraina del governo e dell’UE.
Il Corriere sostiene che il Copasir, la commissione parlamentare sui servizi segreti indaga su di loro.
Allora dovrebbe indagare anche su di me e su tantissime persone con cui ho parlato, che, come me, detestano il modo in cui viene presentata e spiegata la guerra in Ucraina dai mass media italiani.
Consiglio, inoltre, al Copasir di prepararsi, perché avrà molto da lavorare e da indagare sui presunti “agenti di Putin” a partire dal prossimo autunno, quando la gente comincerà ad averne le scatole piene dell’aumento delle bollette, dei prezzi e della perdita di posti di lavoro.
Il popolo russo è noto, storicamente, per la sua resilienza. Esso affronterà stoicamente le difficoltà create dalle sanzioni occidentali, anche perché comunque la Russia è indipendente sia dal punto di vista energetico che alimentare.
Non così i popoli e le opinioni pubbliche europee e soprattutto gli italiani.
Ahhh, dimenticavo, il Copasir dovrebbe indagare pure sul Papa che ha detto che “la Nato ha abbaiato alle porte della Russia”, provocandone la reazione.
Chissà che non scopra che Putin ha pagato pure lui.